L'EQUINOZIO D'AUTUNNO


  Il termine equinozio deriva dal latino aequinoctium e significa notte uguale poiché la durata delle ore di luce equivale alla durata delle ore di oscurità.

 Nella tabella sottostante sono riportati le date e gli orari degli equinozi fino al 2020.

Come in occasione dell’inizio della primavera, l’asse di rotazione terrestre si trova perpendicolarmente ai raggi solari ed è proprio questa posizione a 

determinare l’uguale durata della notte e del giorno.

Vedremo il Sole sorgere e tramontare rispettivamente all’est e all’ovest geografici; da tale giorno inoltre le ore di luce diminuiranno 

gradualmente fino a raggiungere il minimo nel solstizio d’inverno.

Nelle regioni che si trovano oltre il Circolo Polare Artico inizierà una lunga notte della durata di sei mesi, con il cielo che brillerà solo di una tenue luce crepuscolare.

A differenza delle date canoniche che segnano l’ingresso delle stagioni (il 21), l’equinozio d’autunno cade sempre fra il giorno22 e il 23. La cosa è dovuta alla differenza esistente fra l’anno tropico (o solare) su cui si basa il calendario gregoriano che noi usiamo e l’anno siderale (periodo orbitale della Terra) pari a 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi.
Ed ecco i momenti esatti in cui terminerà l’estate astronomica:


ANNO         GIORNO        ORA (UTC)

2015           23 settembre       8:21

2016           22 settembre     14:21

2017           22 settembre     20:02

2018           23 settembre       1:54

2019           23 settembre     21:58

2020           22 settembre     13:23


Dal punto di vista meteorologico l’autunno è considerato una stagione intermedia, la cui durata va approssimativamente 

dal 1 settembre al 30 novembre.

I MITI NEL CIELO D’AUTUNNO

Il cielo d’autunno presenta una serie di costellazioni che forse non brillano per la magnitudine
delle stelle, piuttosto sono celebri per il mito che le unisce e che le rende gli unici asterismi
 collegati fra loro proprio per il racconto mitologico che adesso vi raccontiamo.
Le costellazioni in questione sono Andromeda, Cassiopea, Cefeo e Perseo
che sono anche i protagonisti della vicenda.




Un malaugurato giorno la regina Cassiopea, moglie di Cefeo re dell’Etiopia e madre di Andromeda,
si vantò di essere più bella addirittura delle Nereidi, le ninfe marine celebri per la loro bellezza.
Queste, sentendosi offese, si lamentarono con il dio del mare Poseidone pregandolo di punire
 in modo esemplare la vanitosa sovrana. Così il regno di Cefeo fu devastato da un orribile mostro
 (secondo altre fonti da un’imponente inondazione) mettendo in seria difficoltà tutti i suoi sudditi.
 Il sovrano interrogò l’Oracolo di Ammone ed il responso fu molto chiaro: per placare l’ira divina
 si doveva sacrificare la giovane Andromeda incatenandola ad uno scoglio ed offrendola
 in pasto ad un mostro marino. Così fu fatto.
Fortunatamente per la ragazza, passò di lì l’eroe Perseo, la vide e si innamorò all’istante.
Andromeda gli raccontò la sua triste vicenda dopo molta esitazione, quindi il giovane non perse tempo e,
armato di spada e coraggio, uccise il mostro liberando la fanciulla che fece sua sposa.
 
Ed ora uno sguardo alle stelle vere e proprie che brillano nelle notti d’autunno.
 
ANDROMEDA




La costellazione di Andromeda è osservabile in direzione nord, preferibilmente da settembre a gennaio.
Lambisce la Via Lattea e si trova a nord-est del quadrato di Pegaso. Ha dimensioni piuttosto grandi
 ma le stelle sono di bassa magnitudine per cui non risulta particolarmente luminosa.
 E’ invece nota per la famosa galassia omonima, la M31 del Catalogo di Messier a cui fanno da cornice
altri due oggetti minori del profondo cielo denominati M32 e M110.
La stella u Andromedae presenta uno dei primi sistemi planetari scoperti. Si tratta di quattro pianeti
di tipo gioviano che quindi non sono adatti ad ospitare forme di vita simili a noi.







La Galassia di Andromeda

CASSIOPEA



E’ facilmente riconoscibile grazie alla caratteristica forma a W (o M a seconda del periodo).
La costellazione di Cassiopea è attraversata dalla Via Lattea  ma non è possibile individuare molti
oggetti perché sono presenti grandi quantità di polveri interstellari che ne oscurano la luce.
Sono comunque rilevabili attraverso gli strumenti capaci di captare le onde radio.
Cassiopea è visibile praticamente in ogni periodo dell’anno alle nostre latitudini in quasto
costellazione circumpolare.

CEFEO


La costellazione di Cefeo non è particolarmente luminosa, la si può individuare partendo da Cassiopea,
 prolungando per circa cinque volte la linea congiungente le stelle a e b di quest’ultima, dopo di che
scorgeremo una figura simile ad un’enorme matita con la punta rivolta a nord-nord-est.
Cefeo è osservabile tutto l’anno in quanto circumpolare, tuttavia il periodo ottimale è quello compreso
 fra l’estate e l’autunno per la posizione più alta sull’orizzonte.
La stella d Cephei è il primo prototipo della classe stellare delle cefeidi, così chiamate per
l’appartenenza a tale asterismo. Le cefeidi sono delle stelle variabili con una relazione
 fra la variazione di luminosità, magnitudine assoluta e il tempo di pulsazione che le rende
perfette rivelatrici della distanza di galassie lontane in cui esse possono essere osservate.

PERSEO


La costellazione di Perseo è nota presso il grande pubblico fondamentalmente perché è la sedie
 del radiante dello sciame meteorico denominato “Perseidi” con il massimo attorno al 10-13 agosto.
E’ attraversata dalla Via Lattea e la sua luce è schermata da enormi banchi di nebulosità oscure.
L’oggetto più interessante della costellazione è il cosiddetto
Doppio Ammasso di Perseo, uno dei più belli del cielo.





Si tratta di due ammassi aperti molto simili ed estremamente vicini, osservabili con binocoli
 e piccoli telescopi. Si trovano a circa 7000 anni luce dal nostro Sistema Solare.