Il Cielo del mese :
GENNAIO 2024

Mercurio: le condizioni di osservabilità del pianeta evolvono repentinamente nell’arco di pochi giorni. All’inizio dell’anno Mercurio è di fatto inosservabile e raggiunge la congiunzione con il Sole il 7 gennaio. Il pianeta ricompare al mattino, dove lo vedremo allontanarsi velocemente dal Sole, migliorando sensibilmente le opportunità di individuarlo sull’orizzonte orientale tra le prime luci dell’alba. Il giorno migliore per vederlo nel cielo del mattino sarà il 24 gennaio con il pianeta che sorge un’ora e 33 minuti prima del Sole. La massima elongazione mattutina viene raggiunta il giorno 30, quando Mercurio si troverà alla distanza angolare di 24° 58’ dal Sole.




Venere: le condizioni di osservabilità del pianeta più luminoso sono destinate a migliorare costantemente nei primi mesi dell’anno, durante i quali crescerà l’intervallo di tempo tra l’orario del tramonto del Sole e quello di Venere, che quindi rimarrà visibile sempre più a lungo al crepuscolo serale, sull’orizzonte occidentale. Nei primi giorni di gennaio Venere tramonta circa un’ora e mezza dopo il Sole; alle fine del mese questo intervallo di tempo raggiungerà le due ore. Venere inizia il mese nella costellazione del Sagittario, dal giorno 3 lo vedremo nel Capricorno, che viene attraversato completamente fino a giorno 24. Dal 25 sarà osservabile nell’Acquario.

Marte: il pianeta rosso è ancora visibile per buona parte della notte. Con il calare dell’oscurità lo vedremo culminare verso Sud, per poi scendere verso Sud-Ovest. Marte si sposta lentamente nella costellazione del Toro, inizialmente con moto retrogrado, per poi invertire la marcia e tornare al moto diretto dal 12 gennaio.




Giove: la visibilità del pianeta è limitata alle prime ore della notte. Dopo il tramonto del Sole lo si può seguire a Sud-Ovest, via via sempre più basso in cielo fino al suo tramonto sull’orizzonte ad Ovest. Giove si trova nella costellazione dei Pesci, sempre più vicino al limite con la costellazione della Balena.




Saturno: abbiamo a disposizione sempre meno tempo per riuscire ad individuare il pianeta, sempre più basso sull’orizzonte occidentale. Potremo individuarlo tra le ultime luci del crepuscolo, nella costellazione del Capricorno, dove nel corso del mese sarà raggiunto e “sorpassato” da Venere, con cui sarà protagonista di una bella congiunzione.




Urano: il pianeta culmina a Sud nel corso delle prime ore della sera e lo si può individuare facilmente molto alto in cielo. Intorno alla mezzanotte però è già basso sull’orizzonte occidentale. Dato che la luminosità di Urano è prossima al limite della percezione accessibile all’occhio nudo per poterlo osservare si consiglia l’uso del telescopio. Urano inizia l’anno 2023 spostandosi lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete, dove rimane per tutto l’anno. Il 23 gennaio il movimento si inverte e diventa diretto.




Nettuno: il pianeta è ancora osservabile nel corso della prima parte della notte sull’orizzonte occidentale, dopo il tramonto del Sole. Le condizioni di osservabilità sono simili a quelle di Giove: Urano però tramonta prima, trovandosi nella costellazione dell’Acquario. Per la sua debole luminosità Urano non è accessibile all’osservazione ad occhio nudo: per individuarlo è pertanto necessario l’uso di un telescopio.




Plutone

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Plutone è inosservabile: il 18 gennaio si trova infatti in congiunzione con il Sole. Sarà necessario attendere diverse settimane per tentarne l’osservazione nel cielo del mattino. A causa della sua luminosità estremamente bassa prima di riuscire ad individuarlo con il telescopio sarà necessario attendere che si trovi sufficientemente alto sull’orizzonte orientale, prima della comparsa delle luci dell’alba. Plutone si trova nella costellazione del Sagittario, vicino al limite con il Capricorno.








CONGIUNZIONI




Luna – Marte - Pleiadi  : la notte del 3 gennaio volgiamo lo sguardo verso il Toro. Insieme agli astri più noti della costellazione - la stella Aldebaran, le Iadi, le Pleiadi – possiamo osservare la Luna in congiunzione con Marte. (vedi mappa)

Luna – Mercurio : il 20 gennaio il sottilissimo falcetto di Luna calante, il giorno che precede la Luna Nuova, si trova in congiunzione con il pianeta Mercurio. Il fenomeno è visibile sull’orizzonte orientale tra le luci dell’alba, nella costellazione del Sagittario. (vedi mappa)

Venere – Saturno : la sera del 22 gennaio, poco dopo il tramonto del Sole, al crepuscolo, un evento da non perdere, la suggestiva congiunzione tra due pianeti. Un luminosissimo Venere raggiunge Saturno nella costellazione del Capricorno. (vedi mappa)

Luna - Venere – Saturno : il 23 gennaio lo spettacolo al crepuscolo serale sarà ancora più fotogenico, con il falcetto di Luna crescente - nella costellazione dell'Acquario - che si aggiunge alla coppia di pianeti, Venere e Saturno, ancora nella costellazione del Capricorno. (vedi mappa)

Luna – Giove : nelle prime ore della notte del 26 gennaio possiamo osservare la Luna vicina a Giove, nella costellazione dei Pesci. (vedi mappa)

Luna – Marte - Pleiadi  : il 30 gennaio si ripete uno spettacolo simile a quello ammirato il giorno 3. La Luna ritorna nella costellazione del Toro, dove transita tra Marte e le Pleiadi. (vedi mappa)