LA COMETA DI NATALE


Il presepe fa parte della tradizione natalizia da quando San Francesco di Assisi
 realizzò la prima rappresentazione della Natività di Gesù nel 1223 a Greccio.
Uno dei simboli che certamente non può mancare è la stella al di sopra della grotta
di cui parlano i Vangeli. Essa sarebbe comparsa nei cieli appunto alla nascita del Messia
ed avrebbe guidato i Magi fino a Betlemme.
Le Sacre Scritture però parlano di una stella e non di una cometa.
Quindi perché la tradizione ci propone la stella con la coda?
La prima rappresentazione di una cometa sulla grotta di Betlemme si deve a Giotto,
il grande artista toscano, che fra il 1303 e il 1305 affrescò la bellissima Cappella degli Scrovegni
a Padova raffigurando proprio una cometa nella scena della Natività.
 

 












Cappella degli Scrovegni, particolare “L’adorazione dei Magi”


Con ogni probabilità si tratta della cometa di Halley che Giotto aveva osservato in occasione
 del passaggio nel 1301 e che lo aveva talmente impressionato da volerla dipingere in quel contesto.
Gli studiosi hanno formulato varie ipotesi per tentare di capire cosa sia veramente apparso nei cieli di Betlemme più di duemila anni fa.




La cometa di Halley fece la sua comparsa nel 12 a.C. ma la data non è compatibile con l’opinione
corrente degli storici che datano la nascita di Gesù in un periodo compreso fra il 7 e il 4 a.C.
In quegli anni però si sono verificati degli eventi astronomici che certamente non erano passati
inosservati ai Magi (che non erano re, ma sacerdoti astronomi).
Nel 7 a.C. ci fu una congiunzione di Giove, Saturno e Marte nella costellazione dei Pesci 
e questo fenomeno rientra fra le possibili soluzioni, così come la comparsa improvvisa di una
nova o una supernova.
Gli astronomi cinesi hanno registrato l’esplosione di una nova nel 5 a.C. che è rimasta visibile
 per circa 70 giorni fra le costellazioni dell’Aquila e del Capricorno. Quest’ultima ipotesi è
forse la più accreditata perché coincide anche con i Vangeli. I Magi provenivano dalla
Mesopotamia seguendo la stella non appena comparve in cielo e dovrebbero aver raggiunto
la Giudea verso aprile/maggio quando l’astro era visibile in direzione sud, cioè verso Betlemme.