LE STELLE CADENTI

    San Lorenzo, io so perché tanto
     Di stelle per l’aria tranquilla
     Arde e cade, perché sì gran pianto
     Nel concavo cielo sfavilla.
 
                            G. Pascoli,  X agosto




Con questo nome suggestivo, per quanto inesatto, vengono indicati gli sciami di meteore che nelle notti
di alcuni periodi dell’anno ci offrono spettacoli decisamente affascinanti.
Sono essenzialmente dei frammenti di roccia che, entrando a contatto con l’atmosfera terrestre,
si incendiano per attrito fino a consumarsi del tutto, generando in questo modo una scia luminosa
 
Uno degli sciami più famosi è quello delle Perseidi e si manifesta fra la fine di luglio e la fine di agosto.
Questo deve il suo nome alla costellazione di Perseo da cui, per un effetto ottico, sembra provenire.
Il numero di meteore visibili anche ad occhio nudo è piuttosto rilevante e ciò è dovuto alla cometa
Swift-Tuttle il cui nucleo ha un diametro di circa 10 Km. Essa ha raggiunto il suo ultimo perielio
(punto di massima vicinanza al Sole) nel 1992 e quello che noi vediamo è generato dai detriti
e materiali lasciati dal corpo celeste al suo passaggio nel Sistema Solare.
Altri sciami meteorici famosi sono le Leonidi (novembre), le Geminidi (dal 3 al 19 dicembre)
e le Quadrantidi (nei primi giorni di gennaio).  
 
Le Perseidi sono note anche con il nome di Lacrime di San Lorenzo la cui ricorrenza cade il 10 agosto,
giorno attorno al quale si concentra maggiormente il fenomeno. Egli subì il martirio in quella data e
la credenza popolare identifica le stelle cadenti come i tizzoni della graticola su cui perì il Santo.
Ed un’alta tradizione ben radicata sostiene di esprimere un desiderio affidandolo ad una stella cadente.
Se si riesce a farlo nel brevissimo tempo della sua comparsa in cielo, il desiderio si realizzerà.


PHOBOS E DEIMOS

Phobos e Deimos sono gli unici due satelliti naturali di Marte, scoperti dall’astronomo statunitense
 Asaph Hall nell’agosto del 1877.
I loro nomi significano “Paura” e “Terrore” e derivano dalla mitologia classica in quanto erano i figli 
del dio greco Ares (Marte per i Romani) e della dea Afrodite (Venere).
Sono di dimensioni piuttosto ridotte e somigliano moltissimo ad asteroidi nonostante le loro orbite 
siano di forma circolare e prossime all’equatore del pianeta rosso. Questa particolarità lascia ancora 
dei dubbi sulla loro effettiva origine.

PHOBOS

  













Phobos è il più grande e misura 26.6 km nel punto più largo.
E’ stato scoperto da Asaph Hall il 17 agosto 1877.
 Ha una forma irregolare e sulla sua superficie sono presenti numerosi crateri di cui lo 
Stickney è il più grande in quanto copre quasi la metà della lunghezza dell’intero corpo celeste.
Orbita attorno a Marte in sole 7 ore e 39 minuti, molto più rapidamente del pianeta stesso e 
ciò fa si che lo si veda sorgere ad ovest e tramontare ad est in 11 ore.
Si stima che fra circa 50 milioni di anni si avvicini talmente a Marte che finirà per 
sgretolarsi e cadere sul pianeta.


DEIMOS















Deimos misura 15 km nel punto più largo ed è stato scoperto l’11 agosto 1877 da Asaph Hall. 
Ha una forma allungata ed un interessante campo magnetico che, nonostante le sue ridotte 
dimensioni, trattiene al suolo una tale quantità di regolite che i crateri sulla sua superficie sono in parte coperti.
A differenza di Phobos, Deimos sorge ad est e tramonta ad ovest in 2 giorni e 7 ore 
ed impiega 30 ore e 18 minuti per compiere la sua orbita attorno a Marte.