PRIMAVERA

EQUINOZIO DI PRIMAVERA

Tradizionalmente il primo giorno di primavera è considerato il 21 marzo; da un punto di vista astronomico l’equinozio avviene 
sempre fra il 19 e il 21 marzo. Nel XXI secolo accadrà prevalentemente il 20 marzo, come si può notare nella tabella sottostante.
Da un punto di vista meteorologico la primavera è considerata una stagione intermedia che va approssimativamente
 dal 10 marzo al 31 maggio.Come per l’equinozio d’autunno, anche in questo giorno le ore di luce e le ore di oscurità si equivalgono, 
poi le giornate tenderanno ad allungarsi sino al solstizio d’estate.

 ANNO         GIORNO        ORA (UTC)

                                            2015         20 marzo             22:45

                                            2016         20 marzo               4:30

                                            2017         20 marzo              10:29

                                            2018         20 marzo              16:15

                                            2019         20 marzo              21:58

2020         20 marzo                3:50


IL PUNTO DI ARIETE
 
Il punto d’Ariete, detto anche punto vernale, corrisponde all’intersezione dell’equatore celeste con l’eclittica. 
Quando il Sole nel suo moto apparente si trova in tale punto, la Terra è in corrispondenza dell’equinozio di primavera. 
                                                                          



Ha questo nome poiché circa 2100 anni fa il Sole si trovava nella costellazione dell’Ariete in corrispondenza
 dell’ingresso della primavera. Oggi a causa della precessione degli equinozi troviamo il Sole nella costellazione del Pesci.


Le Stelle di Primavera

Abbiamo fin ora ammirato una serie di stelle particolarmente luminose che hanno caratterizzato le notti invernali. 
Il cielo di primavera ci offre un nuovo panorama celeste con delle stelle altrettanto brillanti come ad esempio
 Arturo, Regolo e Spica che formano il cosiddetto “Triangolo di Primavera”.  Andiamo a conoscerle più da vicino.
 
 
ARTURO

La costellazione di Boote
Arturo è la quarta stella più luminosa del cielo ed appartiene alla costellazione di Boote. E’ possibile individuarla grazie 
alla sua grande luminosità ed il suo colore di un arancio piuttosto vivo e la si incontra prolungando la curvatura del timone 
del Carro dell’Orsa Maggiore in direzione sud.
Arturo dista da noi circa 37 anni luce e la sua magnitudine è pari a 0.04.




E’ una stella gigante che si sta avviando verso le fasi conclusive della sua esistenza i cui tempi sono lunghi se paragonati 
alla nostra quotidianità: fra molte decine di migliaia di anni Arturo si spegnerà raffreddandosi fino a diventare una nana nera.

REGOLO

Rappresentazione artistica del sistema di Regolo
Regolo appartiene alla costellazione del Leone di cui è l’astro più luminoso e dista 77 anni luce dalla Terra. 
Si tratta di un sistema formato da due coppie di stelle orbitanti l’una attorno all’altra.
La prima coppia è formata da una stella dal colore bianco-blu di magnitudine 1.4 e, probabilmente, da una nana bianca;
 l’altra coppia invece presenta una nana arancione dalla magnitudine di 7.7 e una debole nana rossa. A causa della scarsissima luminosità
 delle nane si può tentare di distinguere solo le due stelle più brillanti facendo sembrare Regolo solo una stella doppia. 



Essendo una delle stelle più vicine al piano dell’eclittica essa è spesso occultata dalla Luna, più raramente da pianeti ed asteroidi.
 
 
 
SPICA
Spica è la stella più luminosa della costellazione della Vergine. Dista da noi circa 260 anni luce ed è molto vicina
 all’equatore celeste, il che la rende visibile praticamente da tutta la Terra.

La stella Spica ha una magnitudine di 1.04

Si tratta di un sistema binario formato da due oggetti celesti dal colore azzurro piuttosto vicini.
Il nome dell’astro deriva dal latino e significa “spiga di grano” riferendosi alla pianta che la Vergine tiene in mano 
nella tradizionale raffigurazione del segno zodiacale.